Le risposte che l’Assessore Raccagni ha fornito, mi portano a fare alcune considerazioni e riflessioni personali che riporterò di seguito.
Aborro le persone che si nascondono dietro il garantismo, per nascondere le responsabilità delle proprie scelte ed azioni sia a carattere personale che istituzionale o politico. Un rappresentante delle istituzioni deve essere garantista innanzitutto nei confronti dei propri cittadini, successivamente di società pubbliche, miste e private. Nella contromozione portata in Consiglio Comunale dalla Lega, si proponeva l’eliminazione dei paragrafi 4 e 5 dalle premesse, quelle che riguardavano i gravi fatti finiti sotto indagine della Magistratura, e che interessano, al contrario di quanto da voi dichiarato, soggetti che rientrano nella cava di Telgate ATeG39. Praticamente si garantisce l’ Ente che rilascia le autorizzazioni (indagato per corruzione) e l’organo preposto al controllo, anch’esso indagato. Sicuramente è compito della Magistratura indagare e sentenziare in merito, ma è doveroso, come rappresentante, farsi un’opinione personale e garantire i cittadini, soprattutto se si ha un ruolo istituzionale e si è di fronte ad una intervento così impattante per molti aspetti della vita di una comunità. Se alla mia porta si presentasse una babysitter per tenere mio figlio, che la polizia sta seguendo ed indagando per violenze su minori e fossi a conoscenza di queste indagini, garantirei mio figlio dal semplice dubbio, non il contrario.
Ancora più grave è fare il garantista per la Regione e la Provincia, che da anni lasciano intatti i Continua a leggere
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