Legge 16 maggio 2014, n. 78 (job act)
Vs Direttiva europea 1999/70/CE.
Oviamente anche Palazzolo5stelle appoggia e concorre all’iniziativa…
- Il Jobs act viola il diritto comunitario perché abolisce l’obbligo di indicare la causale nelle proroghe dei contratti a termine. Una possibilità che “permette un uso indiscriminato di questi contratti”, a scapito di quelli a tempo indeterminato. Potrebbe essere aperto così un procedimento d’infrazione contro l’Italia, chiesto anche dal sindacato Usb, da alcuni parlamentari del M5S e dall’Associazione nazionale giuristi democratici.
- Poco fa abbiamo denunciato lo Stato Italiano in persona del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, quale rappresentante dell’organo di Governo, che ha emesso il Decreto Legge 20 marzo 2014, n.34 (PrecariAct) in violazione/inadempimento del Diritto Comunitario sui Contratti a Termine.
- Qui di seguito le motivazioni:
a) Cancellazione della causalità (ragioni oggettive) che consentiva l’apposizione di un termine al contratto di lavoro subordinato;
b) Cancellazione delle ragioni oggettive che giustificano la proroga o il rinnovo del contratto a termine;
c) Violazione Clausola di non regresso;
d) Contratto a tempo indeterminato come forma comune di rapporto di lavoro.
Il gruppo 5 Stelle di Chiari aderisce alla richiesta di procedura d’infrazione depositata il 18/06/2014 alla Commissione Europea dai parlamentari 5S con primo firmatario Claudio Cominardi, nei confronti dello Stato Italiano in persona del suo Presidente del Consiglio Matteo Renzi, quale rappresentante dell’organo di Governo.
Il gruppo parlamentare evidenzia alla Commissione come la legge n.78. 2014, che di fatto innalza di cinque volte la possibilità di proroghe, rende possibile un numero illimitato di rinnovi nei contratti a tempo determinato, con l’abolizione delle ragioni oggettive,
sia in palese contraddizione con le direttive europee, in particolare la 1999/70CE, la quale, tramutata in legge con D.Lsg 368/2001, dallo stato Italiano, per esempio, prevede l’istituzione della causalità, considerandola, al punto 7, come mezzo di prevenzione sugli abusi su contratti a tempo determinato.
Nell procedimento avviato si fa riferimento anche a due sentenze, la n. 41/2001; della Corte Costituzionale e la sentenza Mangold Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 22.11.2005;
Chiunque fosse interessato ad approfondire o aderire può contattarci sulla pag. FB Chiari 5 Stelle o alla mail chiari5stelle@gmail.com
PS: SONO AMMESSE LE SIGLE SINDACALI.
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