Di Omar Legrenzi (Chiari 5 stelle)
Martedì 25 marzo:
Giornata piena quella di martedì, in piedi di buon ora per sostenere a Milano alla sede della regione Lombardia, la richiesta di dimissioni avanzata dal gruppo consiliare 5 stelle, nei confronti del presidente di regione Maroni e del presidente di consiglio regionale Cattaneo.
Una presa di posizione scaturita dopo la serie di eclatanti arresti di importanti dirigenti della partecipata regionale: ” infrastrutture lombarde”, tra i quali spiccano i nomi del manager Antonio Rognoni e del capo ufficio gare, Pierpaolo Perez.
Ore 9,30 insieme ad una ventina di altre persone riesco ad avere accesso tra il pubblico (20 e’ il numero massimo dei posti disponibili),per seguire i lavori in aula ed attendere che il presidente Maroni relazioni al consiglio sulla vicenda. Passano ore ma Bobo non si vede.
Cattaneo incalzato da alcuni consiglieri arrabatta scuse: fine consiglio mattutino, si va a pranzo.
“Peccato” penso, dovrò tornare a casa senza aver sentito quello che più mi interessava, ignaro che da li la mia giornata mi avrebbe riservato numerose sorprese.
Si avvicinano al balcone riservato al pubblico alcuni consiglieri del movimento 5s, (alcuni per la verità li avevo già incontrati) e ci invitano a raggiungerli al 13′ piano dell’edificio dove ha sede il gruppo consiliare, li raggiungo insieme ad alcuni amici, 5/6 persone: chiacchieriamo, visitiamo, mi viene spontaneo viverla come una sorta di visita guidata e mi basterebbe pure; entro nella sala riunioni dove la porta e’ spalancata e ci trovo presenti alcune persone che non conosco e che danno l’impressione di non conoscersi fra loro, i toni sono molto cordiali e informali, tanto da farmi sentire a mio completo agio, qualche istante mi e’ bastato per riconoscere tra i presenti: Andrea Cioffi, senatore, 8′ commissione lavori pubblici e comunicazione e membro del comitato parlamentare per i procedimenti d’accusa, Luigi Gaetti, senatore fra l’altro vicepresidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e di altre associazioni criminali, anche estere.
Riccardo Nuti, deputato facente parte oltre alla commissione che vede Gaetti vicepresidente, alla commissione affari costituzionali.
Uno ad uno entrano tutti i consiglieri regionali compresa Silvana Carcano che e’ capogruppo e si presenta con una sbracciata di faldoni, ” ci sono i senatori, approfittiamone” dice.
In men che non si dica non mi sento più molto tranquillo e mi trovo ad assistere ad un tavolo di lavoro sulle mafie e su come e quanto siano radicate anche in Lombardia, si incrociano dati, idee, si approfondiscono temi, il tutto con la porta spalancata e con una manciata di cittadini qualunque come me che può assistere e partecipare ai lavori.
Immediatamente mi ritornano in mente i 20 posti previsti dal consiglio regionale per i cittadini, un limite probabilmente previsto dal regolamento per “favorire” la partecipazione che mi fece pensare di non essere molto gradito.
Partecipazione e trasparenza d’improvviso non sono solo belle parole.
… continua.
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