Venerdi 3 Febbraio,Palazzolo sull’Oglio vede la rassegna delle dimissioni da parte del sindaco Alessandro Sala, come indiscutibile gesto di rottura dell’amministrazione di centro-destra e come la fine di un breve ciclo pieno di dissensi interni alla maggioranza stessa.
La notizia, ormai nota a tutti i cittadini, si presta ora alle analisi partitico-politiche tipiche di questi momenti. Ognuno cerca di portare acqua al suo mulino e di trarne il vantaggio politico maggiore dalla situazione. Spesso siamo stati in prima linea nel sottolineare come la maggioranza traballasse nel corso del suo mandato, ma nelle ultime settimane il dissenso interno ed alcune situazioni contingenti, hanno portato al crollo dei castelli di carta creati.
Abbiamo deciso di attendere nel dare qualunque giudizio sulla situazione, proprio perché aspettavamo di sentire le varie voci in gioco, sia quelle della,ormai ex, maggioranza che delle opposizioni e perché la “tecnica” di raggranellare consensi sulle sconfitte altrui non ci è mai piaciuta.
Pensiamo che non occorra una fine analisi politica per capire come si è arrivati a queste dimissioni, ma riteniamo che la sconfitta sia purtroppo di tutti i cittadini, che vengono illlusi con le promesse ed i finti programmi elettorali, ma che in sostanza possono condividere ben poco con essa.
Vogliamo toglierci dal gioco di chi oggi grida vittoria per questo o quel motivo; seppur siamo stati opposizione all’amministrazione Sala, ribadiamo come sempre la nostra eguale distanza dai partiti e chiediamo a tutte le persone responsabili all’interno degli stessi, di mettere al centro gli obiettivi veri.
Chiunque volesse seriamente parlare di rifiuti, mobilità, connettività, energia, trasparenza e di altri temi condivisi può partecipare a creare una cittadina migliore insieme a voi (i cittadini).
Staff
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Oltre a Palazzolo5stelle, quante altre realtà politiche possono dire di essersi impegnate per la cittadinanza pur essendo fuori dalle istituzioni e lontane dal periodo elettorale?
Il fatto che venga voglia di fare politica da parte di molte persone nell’incombenza delle elezioni mi lascia molto perplesso.
Marco B.
Grazie mille Marco, questo significa che le nostre battaglie in favore dei beni comuni, della trasparenza e le nostre denunce sono state riconosciute.
Fatti vivo se credi nel moVimento.
Ciauu
io credo che dobbiamo aspettarci di vedere fiorire un bel pò di liste civiche… serviranno per forza per accontentare le varie correnti pdl..un imbarazzo davvero
io credo rivedremo una lista di Alessandro Sala che porterà via voti al Pdl e che appoggierà la Lega.
Sono sicuro che in questa cittadina non manchino le persone che possano condividere un buon programma e un progetto serio; spero nei giovani e nel buon senso di responsabilità.
l’equidistanza non esiste in politica e neppure ne mondo reale: gli unici equidistanti sono i morti che non possono muoversi in autonomia.
mi pare curioso il concetto e mi ricorda l’asino di Buridano, chemorì di fame perchè non riusciva a scegliere tra la mangiatoia di destra con il fieno e quela di sinistra con la biadaperchè gli piacevano ugualmente fieno e biada…
Su questo dobbiamo capirci, equidistanza non significa essere incapaci di riconoscere i meriti di una parte politica. So bene, per esempio, come taluni in consiglio si sono espressi sulla questione acqua pubblica. Mi riferisco ai ragazzi del PD che ben si sono comportati in moltissime occasioni, ma noi non facciamo alleanze ideologiche con i partiti perché le facciamo sulle idee e sulle proposte, decidiamo volta per volta, ci siamo rotti di essere elettori di una parte, noi siamo cittadini.
Il nostro è un nuovo modo di fare politica, che purtroppo fatica ad essere compreso.
Saluti
P.s.: bella la metafora. Tra la biada di destra e quella di sinistra penso praticheremmo il digiuno, sa a noi non piace “mangiare” e per ora non siamo ancora morti di fame.
Metafora bella quella dell’asino, ma fuoriluogo. Equidistanza per noi significa anche valutare nel merito ogni questione. Il movimento, in quanto composto da vari cittadini uniti da un programma comune, riunisce in se persone che ideologicamente possono essere di estrema destra come di estrema sinistra, o di centro.
Il nostro programma, discusso e condiviso con tutti i partecipanti, è il nostro unico appiglio ideologico.
Questo non vieta che in base agli obiettivi, si possa collaborare con i partiti o le civiche sia di destra che di sinistra.
L’asino non deve scegliere tra le proposte di destra o sinistra, ha già scelto cosa mangiare, con il suo programma, ed è in grado di procurarsi il cibo. Se altri avranno fame e condividono il nostro menù ci accompagneremo a tavola ed insieme e faremo un’ottima cena.
Siamo consapevoli e fortunati che a Palazzolo ci sono parecchie possibilità di cenare insieme, perchè le persone che personalmente ho conosciuto sono valide e condividono i nostri menù.
Discorsi culinari a parte penso non sarà difficile fare meglio del branco di intrallazzari ( pochi esclusi ) che hanno occupato il comune per farsi gli affari propri; troppo spesso seguendo ED ESEGUENDO istruzioni impartite
dai piani alti dei rispettivi partiti. Un esempio schifosamente VOMITEVOLE lo hanno dato con il tentativo maldestro di regalare a gruppi di SOLO interesse economico la gestione dell’acqua. Spetta ora a noi con umiltà e determinazione cercare di innescare un ciclo più virtuoso che riporti nei cittadini la voglia di partecipare e sentirsi rappresentati da persone NORMALI !
l’equidistanza non esiste in politica? se remember intende nella politica che c’è stata fino ad ora, sarei d’accordo; siccome noto una frecciatina nei nostri confronti rispondo così: essere OBIETTIVI è quello che intendiamo essere noi, essere CRITICI e COERENTI con le nostre idee. punto. chi ha le palle di farlo lo mette in pratica, chi non ce le ha non l’ha mai fatto ne mai lo farà! e chi vede in questo un tentativo di fare dei finti reclamatori di giustizia allora vuol dire che non ci conosce. chi non conosce a fondo spesso dovrebbe astenersi dall’emettere sentenze affrettate. Peace