Giorgio Napolitano ha recentemente dichiarato: “l’Italia deve far fronte a grossi rischi per la propria finanza, per la propria economia, deve riuscire a fare bene la sua parte per l’Europa e per se stessa” ed ha aggiunto che “sacrifici agli italiani di tutti i ceti sociali, anche agli italiani dei ceti meno abbienti, perché si facciano le scelte indispensabili al fine di preservare lo sviluppo della nostra economia e della nostra società in un clima di libertà e di maggiore giustizia”.
Posto che gran parte del debito, “grazie” al quale siamo stati condannati a pagare l’impossibile, è il prodotto di algoritmi matematici applicati nella finanza (future, derivati…) studiati a tavolino e che hanno contaminato l’economia reale, quindi il lavoro, il sacrificio, il sudore ed il sangue della gente. Mentre un’altra parte del debito l’ha generato una classe politica corrotta ed incapace, della quale il presidente Napolitano ne è il prodotto, visto che è stato eletto dai parlamentari.
Come può un garante della costituzione far certe dichiarazioni?
Con quale mandato ci chiede di essere ancora più schiavi di questo marcio sistema?
Altro che rappresentante super partes, Napolitano assomiglia sempre più alla classe dirigente che ha devastato il nostro paese, ed espressione della casta dalla quale pare non si sia mai smarcato (guarda il video).
Claudio Cominardi per Palazzolo5stelle.it
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