Dal Comitato contro il MegacentroCommerciale di Quintano
Se andasse in porto, l’operazione megacentrocommerciale ci seppellirebbe sotto una colata di cemento ed una valanga di automobili.
Ad opera finita saranno 80.000mq di cemento, più del doppio dell’area delle ex Fonderie del Quintano.La versione originale (ZERBIMARK per intenderci) prevedeva parcheggi per 1.900 auto e 3.000 veicoli/ora tra entranti e uscenti nelle ore di punta (doc.1).
Nella nuova versione (POLICENTRO) i parcheggi diventano 2.500 (il 30% in più). A metterle in fila, ferme, una attaccata all’altra fanno 10 km di coda.I veicoli in movimento aumenteranno altrettanto: quasi 4.000 veicoli/ora nelle ore di punta, 2.000 di media: ben 6.250.000 auto all’anno.
Nelle previsioni del proponente la struttura creerà 400 nuovi posti di lavoro (doc.2).Da uno studio dell’IRER (Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia) (doc.3)
impariamo che ogni 1.000 mq di nuova grande struttura di vendita causa la chiusura di 372 mq di esercizi di vicinato e 460 mq di medie strutture.Con i circa 20.000 metri quadri della nuova grande struttura, usciranno dal mercato 7.440 mq di piccoli esercizi e 9.200 mq di medie strutture, corrispondenti ( medie IRER ) a 120 esercizi di vicinato e 18 medie strutture: almeno 600 posti di lavoro (di qualità) persi a fronte di 400 (precari) guadagnati.
Con prodotti locali sostituiti da merci standardizzate, prodotte in posti lontanissimi, sfruttando al massimo risorse naturali e forza lavoro. E i nostri quartieri diventeranno dei dormitori, periferie ai margini del megacentrocommerciale.
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