Da: Metilparaben
Quando sento dire in giro che la generazione dei politici attualmente alla guida del paese ha fallito mi viene da ridere.
Non certo, ci mancherebbe altro, perché penso che non sia vero -del resto i risultati sono davanti agli occhi di tutti-, ma piuttosto perché sono convinto che non ci si potesse aspettare molto di più, visto che i protagonisti più maturi dell’attuale panorama politico rappresentano con ogni evidenza la terza o quarta scelta del materiale umano che la loro generazione poteva offrire al paese.
La mia sensazione è che ad aver fallito, o meglio ad essere i principali responsabili di quanto sta capitando, siano invece i migliori di quella generazione, che per un motivo o per l’altro hanno schifato la politica intraprendendo strade diverse, abbandonando di fatto il paese nelle mani di gente che non poteva fare molto di più, illudendosi di poter coltivare in pace il loro orticello e delegare ad altri quello di cui avrebbero fatto meglio ad occuparsi in prima persona, lasciando infine che quella gente blindasse le proprie rendite di posizione e trasformasse la classe politica nella casta chiusa che è diventata.
Si potrebbe discutere a lungo sui motivi che hanno indotto quella generazione a comportarsi così: e credo che sarebbe molto utile farlo, se non altro per evitare di commettere anche noi -e, ancora più importante, i ragazzi che vengono dopo di noi- lo stesso errore.
Perché secondo me lo sbaglio da cui è iniziata la fine è stato proprio questo: e ho una gran paura che rischi di ripetersi.
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