
- 1) mercato del lavoro: modifica della contrattazione collettiva in favore di accordi a livello dell’impresa;
- 2) pensioni: innalzare l’età pensionabile e parificarla per uomini e donne;
- 3) pubblica amministrazione: adeguare salari e produttività, e promuovere la mobilità;
- 4) ordini professionali: liberalizzare;
- 5) beni dello Stato: privatizzare.
Tutto ciò deve al più presto essere messo nero su bianco, firmato, approvato, altrimenti continuano a mazzuolarci. Queste sono le famigerate “riforme strutturali per la crescita”, formuletta che tutti abbiamo assimilato senza capire, come una preghiera in latino. E attenzione: sono proprio quelle stesse riforme strutturali che chiede anche il PD ad un eventuale governo tecnico, magari andandoci piano coi licenziamenti per non perdere voti.
Ancora convinti che questa roba sia per il bene dell’Italia? A me pare un ricatto e basta. Avete tempo fino a mezzanotte per pagare, e guai se avvertite la Polizia.
Fonte: voci dalla strada
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