Da pochi giorno siamo in 7 miliardi sulla terra, davanti ad un evento simile viene da chiedersi cosa tutto ciò abbia prodotto e cosa ne sarà del nostro pianeta.
Durante una corrispondenza privata con il mio amico Matteo è nata una riflessione spontanea, magari pensando alla vita quotidiana che tutti, in un modo o nell’altro, conduciamo in questa società tutt’altro che sana.
Dicevo, una riflessione spontanea è nata in Matteo e anche in me: “Pensa che tutti potremmo avere una casa, una vita decente, salutare, con energia pulita e con la pace. Un pezzo di carta colorata ci rende schiavi, malati e poveri. Era quello che voleva dirmi il mio cane Lucky con lo sguardo, tutte le mattine quando andavo a lavorare e stirandosi si girava dall’altra parte. Alle volte ho letto in quegli occhi anche: “io non riesco a parlare, ma tu sei un pirla”.
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