“Tutto quello che si può trovare in un sito di e-commerce, ma attenzione, il baratto non arricchisce nessuno a livello economico e neppure contribuisce a risollevare le sorti economiche di periodi di crisi, ma piuttosto orienta ad un rapporto diverso con le risorse e con la gestione del denaro” afferma Paolo Severi che nel 2006 ha fondato Zerorelativo, l’associazione che ha permesso di creare il primo portale italiano di baratto e riuso.
Il sito è molto intuitivo e permette a chiunque di barattare oggetti che non usa più come abbigliamento, giochi dei bambini oramai cresciuti, oppure le proprie marmellate fatte in casa o prestare il proprio servizio per traduzioni, commissioni o addirittura c’è chi baratta il proprio pollice verde per far rivivere il vostro orto. Nulla però viene quantificato in denaro ma semplicemente in desideri! Inoltre se si effettua una ricerca tramite località e possibile trovare barter (“barattanti”) della propria provincia evitare quindi le emissioni inutile di CO2, le onerose spese di spedizione e conoscere nuove persone che condividono la stessa filosofia; quella del far vivere un oggetto il maggior tempo possibile, conoscerne il valore e di divenire più consapevoli dell’importanza delle nostre piccole produzioni casalinghe o doti naturali.
Elena Vezzoli per Palazzolo5stelle.it
Fonte: http://www.zerorelativo.it/cos-e-zerorelativo.php
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