Sappiamo bene tutti, che l’economia e la crisi mondiale non la possono risolvere Berlusconi e Tremonti; tantomeno, quelli che ad essi si oppongono ma, almeno, smettano di sparare finte soluzioni, ed inutili programmi di risoluzione.
Dopo aver sentito i 4 punti proposti, il 3 agosto, per affrontare il baratro in cui ci stiamo dirigendo, mi è venuta voglia di buttarmi in anticipo.
Partiamo con la prima brillante idea, che vuole la riforma dell’art. 41 della Costituzione, che riporto:
“L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”.
Vogliono una riforma che vada verso un’iniziativa privata d’impresa che possa riguardare qualsiasi ambito non espressamente vietato dalla legge. Immaginate quante zone d’ombra tra legalità e l’illegalità ci sono in Italia e quanti vuoti legislativi potrebbero esserci dietro i “qualsiasi ambiti”.
Ricordiamo che ,in Italia, c’è già un elevato mercato illecito; immaginiamo solo cosa potrà succedere e chi si tufferà in questi svariati ambiti.
Fortunatamente, per una riforma costituzionale, serve una maggoranza dei 2/3 del parlamento in seduta comune, cosa che mi sembra da escludersi oggi, oppure con referendum confermativo, strada assai complicata e rischiosa.
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