La bicicletta è il mezzo di trasporto più ecologico ed innocuo, per queste ragioni dovrebbero essere tutelate le persone che all’auto preferiscono il velocipede. A Brescia, invece, accade l’opposto. il vicesindaco leghista Fabio Rolfi ha recentemente disposto un’ordinanza anti-bici indisciplinate, ovvero: i ciclisti che agganciano la due ruote fuori dagli spazi appositi nei dintorni della stazione ferroviaria e nel cuore del salotto cittadino, corso Zanardelli e portici X Giornate troveranno un avviso di rimozione entro 24 ore. Oppure il lucchetto tagliato. Il passo successivo è il recupero della bici al comando di via Donegani con pagamento della sanzione tra i 25 e i 100 euro.
Il ciclista ,oltre ad essere cornuto, viene pure mazziato! Già è un’impresa girare in città senza farsi schiacciare, poi, bisogna trovare un posto sicuro dove metterla nella speranza che ci siano le rastrelliere, ci mancava proprio l’ansia da multa. In questo scenario ci starebbe meglio una medaglia al valore.
Con questo non si chiede l’immunità del ciclista da qualsiasi sanzione, ma, quantomeno, che gli venga riconosciuto il diritto di poter circolare in sicurezza su piste ciclabili di qualità ed aree attrezzate per il posteggio delle bici. Le statistiche parlano chiaro, dal 1987 al 2007 gli incidenti subiti dai ciclisti sono aumentati del 106%. In Italia, l’anno scorso sono morti 364 ciclisti, uno al giorno!
E’ inutile riempirsi la bocca con parole come: ecologia, mobilità sostenibile, quando nell’amministrare non c’è un minimo di buon senso ed i provvedimenti sono volti alla disincentivazione di pratiche virtuose come quella di utilizzare la bicicletta in città.
Nel mondo ci sono degli esempi virtuosi di mobilità come l’Olanda, la Germania, la Danimarca, ma nella stragrande maggioranza dei paesi è l’auto ad essere la privilegiata, anche in una città moderna come New York, dove i ciclisti vengono multati quando escono dalle “bike lanes” spesso insicure (guarda il video).
Ciclisti del mondo, uniamoci per appropriarci degli spazi che la bicicletta merita di avere!
Claudio Cominardi per Palazzolo5stelle
Bahhhh!!!! IL concetto e’ sempre quello ..applicato in tutti i settori acqua energia monnezza, e anche nel trasporto.
Il probblema fondamentale, e’ il modo di pensare. Questa societa’ consumistica pensa e si rapporta al PIL , quindi prima di agevolare qualsiasi attivita’, si pone alcune semplice domande: Cosa consuma? quanto fa’ bene al PIL?. Quali sono gli interessi commerciali?.
Nel caso specifico della bici, a parte l’acquisto, e l’erosione dei copertoni, non risponde molto bene a questi quesiti, ecco perche’ diventa incompatibile .Ahhhh!!! dimenticavo una voce importante, la costruzione e inserimento nei nuovi arredi urbanistici, le piste ciclabili,che aumentano le fatturazioni edili. Lo so’ che non sono collegate tra’ loro, che spesso sono usate come aree di parcheggio, come si vede nel filmato…..ma che c’entra quelle servono solo per essere costruite, mica per essere usate in modo corretto dall’utenza ciclistica…..Vi amo