Parole di esperti, riempiono le pagine dei giornali ed affollano i blog di mezzo mondo, per questo, oggi vogliamo portare le loro dichiarazioni.
Partiamo dall’Italia, dove il comitato no nucleare vanta l’adesione di ben 1200 scienziati, contrari ad un ritorno all’atomo e pronti a sostenere a gran voce il loro dissenso alla costruzione di centrali nucleari in territorio italiano.
Il comitato di studiosi, coordinato da Vincenzo Balzani, va contro il nuovo e tanto discusso orientamento della politica energetica italiana.
Altre importanti voci sono state quelle di alcuni Premi Nobel, tra cui Rubbia, che sostiene: “Inutile insistere su una tecnologia che crea solo problemi e ha bisogno di troppo tempo per dare risultati”. La strada da percorrere? “Quella del solare termodinamico. Spagna, Germania e Usa l’hanno capito.”
Per risolvere il problema dell’energia, secondo il premio Nobel Carlo Rubbia, bisogna rivoluzionare completamente la rotta. “In che modo?” Tagliando il nodo gordiano e iniziando a guardare in una direzione diversa. Perché da un lato, con i combustibili fossili, abbiamo i problemi ambientali che minacciano di farci gran brutti scherzi. E dall’altro, se guardiamo al nucleare, ci accorgiamo che siamo di fronte alle stesse difficoltà irrisolte di un quarto di secolo fa. La strada promettente è piuttosto il solare, che sta crescendo al ritmo del 40% ogni anno nel mondo e dimostra di saper superare gli ostacoli tecnici che gli capitano davanti.
“L’onda d’urto prodotta dal disastro giapponese ha reso evidente a tutti la follia della scelta nucleare“. Lo dice l’economista Jeremy Rifkin in un’intervista a Repubblica, sottolineando che il futuro sta nella “rete diffusa dei piccoli impianti basati sulle rinnovabili”.
La tragedia giapponese, spiega il presidente della Foundation on Economic Trends, rappresenta un episodio diverso da Three Mile Island e da Cernobyl, perché “è entrato in crisi uno dei paesi leader del nucleare avanzato”.
“Ed è successo perché invece di scegliere la strada dell‘energia pulita, si è scelta una via pericolosa pensando di cavarsela con soluzioni ingegneristiche: moltiplicare i controlli, aumentare le difese, raddoppiare le misure di sicurezza. Non è bastato perché ci può sempre essere un evento imprevisto: un terremoto di potenza inusuale, un attacco terroristico in forma inaspettata, un incidente che nessuno aveva ipotizzato”.
I nuovi Epr, le centrali francesi scelte dal governo italiano, prosegue, “sono stati criticati perfino da Roussely, l’ex presidente dell’Edf che nel suo rapporto al presidente Sarkozy ha denunciato il danno d’immagine per il sistema nucleare francese prodotto proprio da questi impianti”.
Centrali simili comunque “non risolvono il problema delle scorie. Gli Stati Uniti hanno speso 16 anni e 8 miliardi di dollari per costruire un cimitero radioattivo nelle Yucca Mountains. E hanno fallito”.
Jack Steinberger, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1988 ritiene che la generazione di energia elettrica attraverso il solare termico a concentrazione sia la forma di tecnologia migliore per affrontare e risolvere i problemi che l’Europa ha di fronte se vuole sostituire rapidamente il petrolio come fonte di energia, escludendo il nucleare come scelta per il presente ed il futuro. “E’ necessario investire capitali per rendere possibile l’obiettivo di arrivare all’80 % di energia elettrotermosolare entro il 2050, prima che i pozzi di petrolio si esauriscano tra 60 anni”.
Citiamo la posizione del Nobel Joseph Stiglitz che ha spiegato come “l’energia nucleare non rappresenta una opzione energetica sostenibile in primo luogo dal punto di vista della sostenibilità economica”.
Lester Brown spiega perché il nucleare non è la soluzione al problema energetico, liquidando il problema in poche parole: “L’energia nucleare non ha alcun futuro” in un’intervista recente andata in onda su rai3 e ribadisce:
“Il nucleare non conviene” dice Lester Brown “I costi di gestione dell scorie e di dismissione degli impianti non lo rendono competitivo.
Sembra che parecchie voci di fama mondiale, boccino il nucleare e penso possa diventare difficile fidarsi ora di Scajola, Berlusconi, Casini ed altri “Nobel ” di questa caratura.
Mercoledì affronteremo il tema dei costi del Nucleare
Matteo Piantoni per Palazzolo5 stelle
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