L’ ”abilità” di certi politici nello sputtanare oltre al nostro presente e futuro, anche il passato, quindi, la nostra storia, ha dell’incredibile. Sabato 22 giugno, a Lissone (MB), si è svolto l’onorario a Craxi con l’intitolazione di una Piazza.
Politici privi di pudore, e talmente sfacciati da mettere come sottofondo musicale una canzone di De Gregori “Viva l’Italia” (leggi il testo) che in quel contesto sembrava una presa per il culo.
Da pregiudicato latitante fuggito dall’Italia, accolto e protetto dal dittatore Ben Alì in Tunisia, a grande statista. Questo è quello che ci vogliono far credere.
Colui che ha indebitato il nostro paese, contribuito all’instaurazione di un sistema politico economico basato sulla corruzione; che ha spianato la strada a Berlusconi attraverso le concessioni televisive, quindi, alla campagna mediatica che ha trasformato gli usi e costumi di milioni di italiani immedesimatisi nel modello culturale cosiddetto “Berlusconismo”, viene celebrato come un eroe.
Dal drive-in al Bunga Bunga, questa è l’eredità morale di Craxi e Berlusconi.
Un folto gruppo di cittadini ha sonoramente contestato Stefania Craxi (sottosegretaria agli esteri del governo Berlusconi) e gli amministratori di Lissone che hanno reso possibile questo scempio. Gliele hanno cantate di santa ragione tanto da costringerli a spostare la cerimonia a porte chiuse.
L’auspicio è che ogni qual volta gli amministratori decideranno di intitolare qualche Piazza o Via, lo facciano in piena coscienza e con rispetto nei confronti della dignità degli italiani onesti.
Claudio Cominardi per Palazzolo5stelle
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