A2A «punisce» i morosi
Altri condomini senz’acqua
GIRO DI VITE. Bollette non pagate, in arrivo raffica di distacchi dalla rete. Rubinetti a secco anche a chi paga se nello stabile qualche inquilino evita di versare il dovuto
Brescia. I telefoni della Loggia e di A2A hanno ripreso a surriscaldarsi. Così come quelli del nostro giornale. Lievita la rabbia dei cittadini (sempre più numerosi) che si vedono interrompere l’erogazione dell’acqua.
Trovarsi con i rubinetti domestici a secco non è piacevole, tanto più quando a causare il problema non è un guasto tecnico ma sono i coinquilini che non fanno il loro dovere di contribuenti e evitano il pagamento delle bollette. Il problema s’era già posto in primavera e, dopo l’estate, sta per riproporsi massicciamente. Dopo i primi casi, ci sarebbero alcune decine di condomini che rischiano di ritrovarsi senz’acqua.
Il fatto è che l’acqua è sempre meno un bene che si possa elargire gratis. Anche la regolamentazione della materia (Ato, ecc.) impedisce di chiudere un occhio sui morosi. Le tariffe devono coprire il costo del servizio: se qualcuno fa «il furbo» il costo va ripartito fra gli onesti. Ma le compensazioni sono sempre meno praticabili e così – in tempi di crisi e di morosità in aumento – la sospensione del servizio minaccia di toccare decine e decine di famiglie bresciane.
Per evitare le proteste più accalorate A2A ha deciso di fare ricorso a una strategia di comunicazione che vuol essere anche di «moral suasion» per arrivare al pagamento del dovuto. Quando la morosità diviene reiterata e pesante, al punto che l’amministratore del condominio non paga più regolarmente le bollette, A2A provvede anzitutto a informare l’Ato della situazione. Poi recapita una lettera di preavviso a tutti i condòmini una settimana prima di interrompere l’erogazione dell’acqua.
A volte questo basta a far sì che amministratore e altri inquilini esercitino un pressing convincente sui morosi e si arrivi al pagamento. Se così non è, il distacco della rete viene fatto a inizio settimana in modo che i dovuti pagamenti possano essere effettuati senza l’incubo del «tutto chiuso» dei week end. Neanche i morosi più incalliti accettano di rimanere con cucine e servizi igienici senz’acqua. Finora al distacco della rete ha sempre fatto seguito un sollecito.
FONTE: BRESCIAOGGI.IT
Francamente la strategia di A2A la ritengo una soluzione provocatoria e propensa all’ istigazione alla violenza, una soluzione che denota una incapacità da parte dei vertici a gestire delle situazioni di “morosità” delegando sotto ricatto gli inquilini stessi a sollecitare i “morosi” al pagamento delle bollette arretrate. (non caschiamoci…)
Il profitto spinge queste multinazionali a sovrastare i bisogni primari umani, CHI nega l’acqua potabile si rende responsabile di aumentare esponenzialmente il rischio di malattie legate alla diminuzione di igiene!!! Ed i costi ricadranno su tutti i contribuenti.
POSSIBILE CHE SIANO SOLO DEI SEMPLICI CITTADINI A METTERE ALLA LUCE QUESTI POSSIBILI E PROBABILI SCENARI? E L’INFORMAZIONE DOV’È?
Angelo Borgogni
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