Un’area contaminata da Pcb nel Bresciano
ll Nucleo Investigativo per la Repressione degli Illeciti Ambientali di Brescia, ha eseguito una serie di misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta su un traffico illecito di rifiuti per un quantitativo di oltre 4.000 tonnellate. Un uomo è stato arrestato e sono stati sequestrati 15 autocarri e cisterne per un valore di circa 1.500.000 euro, appartenenti a tre aziende bresciane, utilizzati per iltraffico illecito di rifiuti.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Brescia, erano iniziate lo scorso novembre. Gli indagati, secondo il Nita, sarebbero responsabili a vario titolo, di un traffico illecito di rifiuti per un quantitativo di oltre 4.000 tonnellate. Si tratta di rifiuti provenienti dalla bonifica che riguarda il sito di interesse nazionale “Caffaro”, risultato inquinato da Pcb. Quanto prelevato
dal sito, in particolare, è stato destinato al riempimento di una cava contenente acqua, invece d’essere avviato al recupero in centri autorizzati, poi, al trasferimento in discarica.
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