“Ce l’abbiamo fatta! Agorà verrà distribuito dalla Mikado a fine Aprile! Abbiamo anche ottenuto le 10,000 firme richieste!”
Così titola la pagina dedicata alla petizione on line per ottenere la distribuzione del film Agorà n Italia. Diretto da Alejandro Amenabar, la pellicola era a rischio di non essere mai proiettata nelle nostre sale. Il perché di tale difficoltà era facile immaginarlo già dalla trama del film: la storia di Ipazia, eccezionale scienziata alessandrina, inventrice del planisfero e dell’astrolabio, brutalmente assassinata nel 425 d.c ad opera di fondamentalisti cristiani.
Temendo in una sua mancata distribuzione italiana, ho visto il film in streaming in lingua originale (inglese) con i sottotitoli in italiano. E ho capito molte cose.
Protagonista dell’opera non è Ipazia ma il fondamentalismo religioso che trova nel cristianesimo dei primi secoli uno dei suoi massimi apici di brutalità. Un episodio storico piuttosto imbarazzante anche perché le similitudini con alcune situazioni contemporanee sono inquietanti: emblematico l’episodio in cui un discepolo pagano, abituato al confronto, dice a quello cristiano che l’unico modo per non sentire alcuna opinione differente dalla propria e che non offenda il suo Dio è quello di andarsene “nel deserto”.
(a cura di Giorgia Vezzoli)
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