Pubblichiamo questa notizia perché diversi giorni fa ci è pervenuta una segnalazione da una nostra lettrice; la quale ci segnalava il divieto di installazione di pannelli fotovoltaici da parte del comune di Cologne (Brescia).
Con una delibera che deve essere approvata entro il 22 febbraio il comune di Cologne vorrebbe vietare l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti delle case degli abitanti di questo paese.
Si può leggere nella variante al piano del governo del territorio adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 52 del 02.12.2009 che nelle zone A – A1 (centro storico – nuclei antichi) – B1 – B2 – B3 – C (zone residenziali) e nelle zone con sensibilità paesistica elevata e molto elevata non sono ammessi pannelli fotovoltaici o solari, ma solamente coppi/tegole fotovoltaiche.
Ma qual è la motivazione di questa delibera?
La volontà dell’amministrazione è stata quella di bloccare su quasi tutto il territorio la realizzazione dei pannelli che ritiene brutti, in attesa di fare un’altra norma che individui meglio quali sono le zone del paese dove ammetterli e dove no, con uno studio più mirato. Siccome questo studio più mirato avrà tempi lunghi e anche loro pare non vogliano bloccare la realizzazione di pannelli per così tanto tempo, probabilmente, anche a fronte di tante osservazioni alla variante adottata, potrebbero già decidere alcune zone del paese dove ammetterli.
Queste sono state le parole usate da un responsabile del comune di Cologne alla nostra domanda.
Ma cos’è il coppo fotovoltaico? La tegola fotovoltaica, chiamata anche coppo fotovoltaico, ha una duplice funzionalità: serve da elemento di copertura e da generatore di elettricità. Questa speciale tegola incassa all’interno di essa un modulo fotovoltaico, ed, avendo la stessa forma e modularità delle normali tegole, le sostituisce conferendo così al tetto un aspetto meno impattante dal punto di vista estetico.
Detto questo va anche aggiunto che questa tipologia fotovoltaica a coppi è poco utilizzata perchè non ottiene il medesimo rendimento tra costi/risultati rispetto ai pannelli mono e policristallino; queste sono state le parole di vari installatori della zona.
Apprezziamo l’intento del comune di voler preservare il paesaggio ma sinceramente ci sembra ridicolo obbligare i propri abitanti, alla scelta di un prodotto al posto di un altro; e in questo caso un prodotto che, sia sotto dal punto di vista economico che dal punto di vista del rendimento è INFERIORE.
Le priorità paesaggistiche devono essere altre secondo noi: piantumazione, parchi, niente discariche o cave nei comuni, ecc, ecc… e non limitare i propri abitanti ad usare le fonti rinnovabili. Non vorremmo ripetere gli errori del passato? Come quando non si volevano le pale eoliche perché deturpava il paesaggio? L’ambiente ha bisogno di fonti rinnovabili e le amministrazioni comunali hanno l’obbligo morale di incentivare tali fonti e non limitarle.
(fonte: bresciapoint.it)
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i ripetitori dei telefonini sono belli invece…sparsi ogni due per tre….
ei poi coi coppi si può fare solo il fotovoltaico ma non il termico!
fotovoltaico/solare termico nei centri storici
l’ IItalia parla di estetica;
le regioni parlano di estetica;
le provincie parlano di estetica;
i comuni parlano di estetica;
le sopraintendenze parlano di estetica.
Abbiamo capito che chi governa parla!
Vediamo ora da vicino le proposte estetiche di chi governa:
centrali nucleari
inceneritori
turbogas
discariche
mi sorge un dubbio e relativa domanda:
il legislatore conosce il senso della parola estetica????????