Ieri si è svolta a Rovato una manifestazione pacifica di solidarietà nei confronti dell’aggressione subita da una giovane coppia da parte di un extracomunatario. Erano circa in duemila persone e sarebbe filato tutto liscio se non fosse stato per una quarantina di violenti, molto probabilmente esponenti di Forza Nuova nemmeno residenti a Rovato, che hanno picchiato innocenti extracomunitari danneggiando anche esercizi commerciali gestiti da extracomunitari.
Ecco quanto apprendiamo dal Bresciaoggi in merito:
“Tra i ragazzi che hanno manifestato l’altra sera c’è chi dice che «si sapeva che qualcuno sarebbe venuto con altre idee: lo avevamo invitato a non venire…» e altri raccontano di essersene andati «dopo le bombe carta contro il bar: a certa gente non si dovrebbe consentire di partecipare».
A farne le spese di quella violenza fra gli altri Faik Morina, 36 anni, da sei a Rovato con due fratelli. L’altra sera era appena arrivato dal lavoro, quando è stato aggredito nel piccolo parcheggio sotto casa in via Carampana. «Ero arrivato con mio fratello dal cantiere di Madonna di Campiglio – racconta a Bresciaoggi -. Mi sono fermato con lui, con i vestiti da lavoro, per sostituire la lampadina di un faro della macchina. È stato a questo punto che sono arrivati una quarantina o forse più di ragazzi. Io ero piegato dentro la macchina e li ho visti quando ci hanno colpiti: ci hanno picchiato con catene, cinghie e legni buttando qualcosa che è scoppiato nella macchina. Ci hanno picchiato per alcuni minuti poi sono scappati lasciando mio fratello a terra colpito alla schiena e dietro la testa. Ci hanno portato con l’ambulanza all’ospedale di Chiari e dobbiamo ancora tornarci per altri accertamenti. A Rovato non abbiamo mai avuto problemi e non vogliamo vendette: a noi interessa lavorare e vivere in pace». Ora la parola passa ai carabinieri che potrebbero individuare presto gli aggressori.” (fonte: bresciaoggi.it)
Questi i fatti. Ora nessuno si sogna di sbeffeggiare o non rispettare la scelta di giovani e famiglie di Rovato e dintorni di organizzare pacifiche manifestazioni o fiaccolate, tantomeno io.
Quello che, personalmente, mi lascia perplesso è il fatto che queste manifestazioni avvengano puntualmente quando l’aggressore è uno straniero. Ma se la rabbia si può comprendere, deprecabile è invece l’atteggiamento di chi sfrutta/alimenta una situazione del genere per propaganda politica.
Le etichette di partito su temi delicati come la convivenza civile tra italiani e stranieri (e la parallela propaganda politica per raggranellare qualche voto in più che, ahimè, ne scaturisce) dovrebbero, a mio avviso, lasciare il posto ad una seria riflessione sulla questione razziale in Italia cercando di avviare un processo reale di integrazione tra persone diverse e con diverse tradizioni. Per far questo è necessario coinvolgere, ascoltare e indirizzare la società civile verso un percorso di tolleranza e rispetto reciproco. Alzare i toni, sfruttare addirittura il Natale per operazioni disgustose, considerare l’immigrato come nemico sono comportamenti che vanno esattamente nella direzione opposta.
Sarebbe, e concludo, un drammatico errore considerare lo stupro un reato più grave solo perchè il reo è uno straniero. Sarebbe razzismo.
F.D.B
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Ma in che schifo di società viviamo!
Animali che picchiano e stuprano donne solo perchè le ritengono esseri inferiori, quando senza di loro non esisterebbero nemmeno,. Animali che in branco si scagliano contro persone che hanno come unico “difetto” quello di avere la pelle di un colore diverso, gli stessi animali che, magari, il giorno dopo lavorano o studiano con stranieri e non hanno il coraggio di guardarli in faccia e di dirgli quanto li odiano perchè a quel punto sarebbero soli.
Tutti questi ANIMALI sono solo dei VIGLIACCHI che presi ad uno ad uno non valgono quanto uno sputo.
Sottoscrivo, ma dubito che il clima attuale favorisca una visione meno parziale e più attenta della realtà, soprattutto da parte della Lega che accetta ancora tra i suoi alti esponenti tale Borghezio, condannato per concorso nel rogo ai danni di uno straniero senzatetto. Niente fiaccolate, allora.