Durante l’ultimo consiglio comunale è stata presentata dal PD un’interpellanza per conoscere la situazione del piano di recupero a destinazione residenziale dell’area Marzoli, dove erano stati segnalati dei presunti abusi edilizi.
L’assessore all’urbanistica Raccagni a tal proposito rispose che la pratica era oggetto d’istruttoria.
In realtà il PD ci informa che dalla lettura della delibera n.134 risulta tutt’altro e cioè che:
– la Convenzione urbanistica prevedeva la cessione, da parte della proprietà, nei confronti del comune di alcune aree da destinarsi ad uso pubblico
– su una di queste aree era costruita una piscina ad uso privato
– la richiesta di sanatoria presentata a giugno fu negata dall’Ufficio tecnico comunale
– l’area in questione viene lasciata alla proprietà dietro pagamento di euro 100 al metro quadro.
E quindi assessore,
1. perché ha detto in consiglio che la pratica era in istruttoria quando in realtà la sera prima si era deliberato di procedere diversamente?
2. E come si spiega l’improvviso cambiamento di rotta (e pagamento di euro 100 a mq) se a giugno fu negato il permesso di costruire?
>>>In attesa di eventuali chiarimenti da parte dell’assessore o dell’amministrazione alleghiamo il link dell’articolo riguardante la questione “dossi illegali” a cui finora nessuno ha saputo rispondere:
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