Alla luce della pietosa situazione televisiva che ha ridotto la donna a mero oggetto sessuale, sterotipato o di semplice contorno, e a seguito di inviti e richieste da parte di diverse lettrici, è con enorme (dis)piacere che annuncio la nascita di nuova rubrica visibile sul mio blog per le donne Vita da Streghe: “Horror TV” – la TV che tu, donna con una certa dignità e tu, uomo con una propria intelligenza, non avresti mai voluto vedere.
E invece purtroppo, a schermo acceso, ti tocca subìre.
La prima segnalazione televisiva ci viene da Elisa e Fabio. Li ringrazio. Si tratta del pietoso balletto erotico con tetta al vento di Maria Josè Lopez, nuova “brillante” valletta di Controcampo. Uno spettacolo di cui anche diversi telespettarori maschi probabilmente, e dico sul serio, avrebbero fatto a meno.
“Maria Josè Lopez fa il suo esordio a Controcampo, su Rete 4, piazzando subito un colpo basso pur di cancellare il ricordo delle vallette degli anni scorsi, Canalis, Chiabotto e Barriales. Il suo esordio, infatti, è stato tutto puntato su un balletto fatto apposta per tenere incollati al video gli spettatori. Durante la trasmissione la show girl, vestita con un abito nero molto corto e molto scollato, davanti e dietro, ha cominciato a ballare una danza provocante, con movimenti sinuosi, fin quando ha esibito il seno agli spettatori.“
Ecco il video della horror sequenza:
Ed ecco qui la galleria fotografica.
A quanto sembra gli ascolti non devono aver subìto particolari impennate per cui la cosa pare proprio gratuita:
“Lo show di Maria (…)” – conclude il Messaggero – non è bastato a vincere la prima sfida tra i programmi tv domenicali sul campionato. Ieri, in seconda serata, ci sono stati infatti 1.168.000 spettatori (12,30%) per “La domenica sportiva” su Raidue, 937 mila (9,93%%) per Controcampo su Retequattro.“
Se avete segnalazioni di horror stralci televisivi, la rubrica HORROR TV (che va ad integrare quella di Occhio allo spot! , focalizzata esclusivamente sulle pubblicità offensive) è pronta ad accoglierle e a denunciarle.
Scrivetemi!
Al peggio non c’è mai fine.
a cura di Giorgia Vezzoli
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