LA NECESSITA’ DI COMUNICARE CON LE IMPRESE
Molti vivono il consumo critico solo come uno strumento di coerenza personale per non compromettersi con metodi contrari alla propria coscienza. Ciò è molto importante, ma bisogna stare attenti a non trascurare l’uso del consumo critico come mezzo di condizionamento delle imprese. Per questo è necessario assumere anche altre iniziative che possono rendere più efficaci le nostre scelte di consumo. Ad esempio, è fondamentale comunicare alle imprese i motivi per cui si è deciso di comprare o di non comprare i loro prodotti. In questo modo esse possono conoscere le ragioni per cui i consumatori le puniscono o le premiano e sanno quali comportamenti devono modificare o rafforzare.
Nello stesso tempo è bene far conoscere le proprie motivazioni anche ai lavoratori per avere in loro degli alleati che fanno pressione sull’ impresa anche sul fronte sindacale.
IL CONSUMO CRITICO FUNZIONA
L’ esperienza dimostra che dove i consumatori si fanno sentire, le imprese sono disposte a cambiare, non perché si convertono all’ambiente o alla giustizia, ma perché non vogliono perdere quote di mercato. Negli Stati Uniti, ad esempio, la pressione dei consumatori e dell’opinione pubblica ha indotto multinazionali famose come Levi’s e Reebok ad adottare un codice di comportamento per il rispetto dei diritti dei lavoratori del Sud del Mondo.
In Europa, Ikea, catena di supermercati svedese, ha deciso di vendere solo tappeti che garantiscono il non utilizzo di lavoro minorile. Anche Premium Brands, che è una controllata della multinazionale Hillsdown Holdings, ha creato un marchio di garanzia sociale per il suo tè Typhoo. Il marchio garantisce che il tè proviene da piantagioni che assicurano ai lavoratori determinati standards sociali ed economici.
STRATEGIE PER IL CAMBIAMENTO
A questo punto dobbiamo scegliere. Se vogliamo sostenere il pericolo di guerre, la distruzione del pianeta, lo sfruttamento, la corruzione, l’opposizione, allora continuiamo a consumare alla ceca come facciamo oggi. Ma se vogliamo salvare il pianeta, se vogliamo far crescere la giustizia, la partecipazione, la nonviolenza, allora dobbiamo consumare meno e dobbiamo prendere le distanze dalle imprese che si comportano in maniera iniqua. In altre parole, dobbiamo imboccare la strada della sobrietà e del consumo critico.
Le tabelle di questa guida rapida sono state compilate utilizzando i dati della “Guida al Consumo Critico” (ed. 2000) realizzata dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo e dove vengono vagliate 173 gruppi italiani ed esteri che più facilmente si incontrano al supermercato. I comportamenti indagati sono 14 e sono stati scelti in base alla loro importanza sociale ed ambiental:
*Trasparenza
*Abuso di potere
*Terzo mondo
*Ambiente
*Armi ed esercito
*Vendite irresponsabili
*OGM
*Sicurezza e diritti dei lavoratori
*Regimi oppressivi
*Illeciti e frodi
*Animali
*Etichette e pubblicità
*Paradisi fiscali
*Boicottaggio
La compilazione della Guida rapida è stata eseguita utilizzando il criterio della “media pesata”, cioè è stato attribuito un “peso” ad ogni voce sopra riportata dando più peso a Terzo Mondo, Diritto dei lavoratori, Abuso di potere.
I pesi assegnati (la loro somma è pari a 100) sono i seguenti:
*Trasparenza = 2
*Abuso di potere = 13
*Terzo mondo = 16
*Ambiente = 8
*Armi ed esercito = 10
*Vendite irresponsabili = 6
*OGM = 7
*Sicurezza e diritti dei lavoratori = 14
*Regimi oppressivi = 10
*Illeciti e frodi = 4
*Animali = 5
*Etichette e pubblicità = 2
*Paradisi fiscali = 3
*Boicottaggio = ( non assegnato)
Al criterio “boicottaggio” non è stato assegnato nessun peso perché le multinazionali soggette a boicottaggio riportano valori già negativi nelle voci precedenti.
In base al giudizio che la Guida al Consumo Critico attribuisce ad ogni singola voce, abbiamo affiancato un voto espresso in decimi ( da 1 a 10) con il seguente criterio:
*Critica pesante = 3/10
*Critica lieve = 5/10
*Sospetto = 5/10
*Apprezzamento = 7/10
*Approvazione = 8/10
*Neutralità = 6/10
In base al voto ottenuto il prodotto viene inserito in una delle 4 fasce di merito con il seguente criterio:
prima fascia: <6
seconda fascia: da 5.5 a 6
terza fascia: da 5 a 5.5
quarta fascia:<5
Sono da preferire, quindi, i prodotti che ricadono nella prima e seconda fascia e, in quest’ultima, sono da scegliere quelli scritti in “grassetto” perché, se pur inseriti nella seconda fascia, hanno totalizzato un voto molto prossimo alla sufficienza.
————————–
Prossimamente la TERZA PARTE con l’elenco di tutti i prodotti, produttori e valutazioni.
>>Leggi la prima parte:
https://listacivicacinquestelle.wordpress.com/2009/07/01/guida-per-un-consumo-responsabile-parte-i/
Filed under: Viver sano |
volte comunicargli che se progettano gli imballi in funzione del riciclo, la differenziazione del cittadino, sarà agevolata?
grazie