<<Siete dei poveri comunisti!>>
Così, giorni fa, un premier Berlusconi nervoso in tenuta nera, ha etichettato i cittadini che pacificamente lo contestavano a Cinisello Balsamo, durante il suo intervento a sostegno di Podestà. Le piazze non sono set cinematografici in cui tutto è programmato e l’applauso scatta sempre e comunque come nei progammi tv: solo Hitler, Mussolini e Stalin potevano permettersi di essere sempre applauditi. Ma loro erano dittatori.
La piazza è uno spazio libero e quando il popolo contesta, e arrivano i fischi, è importante cercare di comprendere il malcontento dei cittadini. Non si possono eliminare i contestatori o mettere a tacere i giornali, le tv, i liberi cittadini che non la pensano come Lei, Presidente.
O etichettarli come coglioni o comunisti o eversivi solo perché non vogliono più che a governarli sia un uomo che è improcessabile (vedi lodo Alfano), corruttore (vedi processo Mills), proprietario di Mediaset e “controllore” delle 3 reti rai, nonché editore e proprietario di una squadra di calcio (e quindi in perenne confilitto d’interessi) e fondamentalmente una persona diversa da quella in cui, per anni, molti italiani hanno creduto: la favoletta dell’uomo onesto che si è fatto da solo e del buon padre di famiglia cattolico non è più credibile Presidente.
Chi La contesta probabilmente è stufo, per usare il Suo linguaggio, di essere costantemente trattato come un coglione.
Personalmente mi vergogno di essere rappresentato da lei in Italia e all’estero e spero che decida di dimettersi prima che la piramide si rovesci del tutto.
a cura di Fabio Di Benedetto,
libero cittadino
- Leggi l’articolo sulle escort di Bari che hanno incontrato il presidente: http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-9/prostituzione-incontri/prostituzione-incontri.html
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